sabato 2 maggio 2015

Milano come Genova e forse peggio.




Ok, questo post è l'ennesimo post sui fatti di Milano, su quei vandali fascistoidi che hanno messo a ferro e a fuoco Milano ieri, il giorno dell'apertura dell'Expo'. Spero di contribuire in modo perlomeno parzialmente unico e darvi riflessioni che altrimenti non avreste fatto. Se riterrete il post inutile, farlocco e ripetitivo, mi farebbe piacere il vostro punto di vista. Mi fa sempre piacere imparare qualcosa di nuovo.


Bene, partiamo dalle basi, e poi del perché nomino Genova nel titolo: sono incazzato nero per quello che è successo ieri. (il 1° maggio, per chi leggerà l'articolo prossimamente). Sono incazzato nero perché non c'è alcun intento costruttivo nel distruggere in primis una città ed in secondis una manifestazione ed i suoi intenti, più o meno discutibili (discutibili nel senso che ci si può ragionare sopra, io NON SO i motivi che hanno spinto un botto di persone a manifestare contro qualcosa che durerà dei mesi). Sono incazzato nero e quindi forse, farò ragionamenti esagerati. Nel caso, fatemelo notare.







Sul primo punto, ok, è facile: COSA CAZZO DISTRUGGI LE AUTOMOBILI DI GENTE CHE NON C'ENTRA NIENTE??? Capisco che molti di voi avete apprezzato gli ideali anarcoidi di V, che il sistema va ribaltato, etc. Ma non è partendo dall'incendiare le automobili che ribaltate il sistema. L'unica cosa che ribaltate sono i coglioni di chi possedeva quelle auto, cazzo.





Ma sono incazzato anche perché terroristi del genere mandano a puttane una qualsiasi forma di manifestazione. Ieri a Milano, chi era DENTRO il corteo si è accorto di pochissimo di quello che realmente stava succedendo: una città e degli ideali presi a sprangate. Allo stesso tempo, chi era FUORI dal corteo ha visto esclusivamente quelle sprangate.





L'opinione pubblica, quindi, adesso, COSA CAZZO CONCLUDERA' di quella manifestazione? L'opinione pubblica moderata concluderà che chi ha spaccato e distrutto vada punito severamente.





L'opinione pubblica infuriata invece ha già concluso che se quelle persone venissero prese a sprangate a loro volta, sarebbe un gran successo, che farebbero bene, che (quei bastardi terroristi) se le meritano tutte. 





In pratica, si autorizzerebbe lo stato a reprimere ancora più pesantemente i manifestanti. Ad usare ancor più la forza, mandando a puttane tutti i sacrifici, le sofferenze E LE RIVALSE Post - Genova 2001. E la repressione, non sarebbe solo con i facinorosi, ma CON TUTTI. Che quando si reprime, si reprime il mucchio, la massa, mica solo le teste di cazzo. E ancora più camionette, ancora più agenti con il mitra. Magari pure qualche cecchino sui tetti.

In pratica, la prossima volta che ci saranno interventi delle forze dell'ordine dove altro non si farà che torturare gli arrestati, l'opinione pubblica non si domanderà se è un crimine torturare o/e se sono stati arrestati i reali colpevoli, no: ben consapevoli dei danni, ci sarà chi farà spallucce, chi ignorerà i fatti e chi godrà nel vederli sanguinare. 





E tutto perché dei terroristi (perché questo fanno, portano il terrore) decidono di distruggere una città come forma di protesta.





Ed è qui che entra in gioco, nel mio pensiero, Genova. Che se i fatti della Diaz furono praticamente ignorati era perché alcune teste di cazzo avevano distrutto una città, senza un cazzo di motivo. E con immagini del genere nei propri occhi, è difficile mediare, riflettere, ragionare su cosa è giusto e cosa è sbagliato. L'uomo non è razionale, è emotivo, e più lo stuzzichi emotivamente, più diventa estremo. Tanto estremo dal gioire per un braccio spezzato, a prescindere da chi se lo sia trovato così.





Vi torna? Cose così orribili come quelle accadute alla Diaz, che se non conoscete, vi invito a conoscere, ma solo PRIMA di aver mangiato, rischiano di diventare il desiderio dell'opinione pubblica in situazioni come oggi. E' questo il grande pericolo di questi terroristi. 





Dopo tutta la fatica che è stata fatta per dimostrare che ci fu tortura, che la Diaz e quei fatti furono realmente una delle pagine più brutte della storia attuale italiana, rischiano di essere mandate a puttane.

Vaffanculo. questo non dovevate farlo.








Ps:


So cosa mi potreste dire ora. Potreste dirmi che tra i facinorosi c'erano degli infiltrati. Che è tutto un piano di Renzi per auto autorizzare uno stato di polizia. Sicuro, può darsi. Ma allora manifestazioni del genere sono involontariamente pericolose, perché permettono ad infiltrati di poter fare il bello ed il cattivo tempo. Non sono i manifestanti in sé, il pericolo, ma sono "portatori sani" di caos.








Pps:


Infine, un'ultima parola: vorrei rispondere ad un tweet di quelle anguille dei 99 posse. Il tweet per la precisione è questo:










Sicuro, e mi permetto di dire che "Il coglione è quello che crede di cambiare il mondo cambiando il colore dei muri".

Meno male che non sarò mai come voi. Difettato, incoerente, sbagliato, ma mai come voi.










venerdì 24 aprile 2015

Confessioni di uno sciachimista


E' tanto che non scrivo, e l'ho fatto per alcuni motivi. magari ne parlerò, magari no, sicuramente vi racconterò alcune cose che sono capitate nel frattempo. Quello sì, volentieri. Comunque, oggi è tempo di confessioni.





Che genere di confessioni? Quelle confessioni che si fanno una sola volta nella vita, da  cui non si può più tornare indietro. Quelle che ti fanno perdere gli amici, e guadagnare compagni di vita, di chi condivide una visione comune, di chi ha ben chiaro cosa accade e sta per accadere alla Terra.





Signori, ve lo devo dire. Sono uno sciachimista.






Sia chiaro, non sono uno di quelli che guarda in alto e vede scie chimiche in ogni dove, sono uno di quelli che le produce. Che le fa. Certo, non io negli stabilimenti, non io sugli aerei. ma c'entro anch'io. Anch'io, contribuisco alla loro produzione. 





Ma la storia va presa da lontano, perché non inizia qui, ma in un antico bar del Sud Italia. Quel bar era di proprietà di mio nonno, classe 1912 ed aveva una televisione. Se gestire un bar era una cosa abbastanza comune, averci dentro una tv, no. E mio nonno, che qualche amico dei piani alti con cui chiacchierare di cose un po' più evolute delle caviglie della Perpetua del parroco, lo aveva, aveva notato alcune cose interessanti.





Aveva notato che le persone, dopo aver visto un programma tv, ne continuava a parlare. A parlare, parlare, parlare, a parlarne come se fosse qualcosa di concreto, reale e che ne parlava come se fossero lì, accanto a loro, conosciuti da una vita. 





Così, mio nonno, che qualcuno dei piani alti conosceva, scoprì che quanto da lui osservato, era proprio l'obiettivo che qualcuno voleva portare a termne. Quel qualcuno era l'Ordine Mondiale: costui voleva dare ai comuni cittadini un argomento di cui parlare, di cui distrarsi e con cui infervorarsi. Un argomento verso cui indirizzare i propri sentimenti di rabbia, frustrazione, odio e, perché no, amore. Perché con la bocca piena, il cervello rimane vuoto.





Il problema nacque quando la gente iniziò ad assuefarsi alla semplice tv. Allora aumentarono la fascia oraria televisiva, misero PIU' calcio e più politica nella programmazione tv, ma non bastava. Qualcuno, la tv non la guardava o semplicemente, non ne veniva distratto.





Fu per loro che furono ideate le scie chimiche. Fu per quella minoranza della popolazione restia a distrarsi con i teatrini televisivi, retta, incorruttibile, che vennero inventate. Erano persone che credevano solamente a quello che guardavano, tante chiacchiere o immagini televisive erano ininfluenti per la loro psiche. E questo tipo di persona erano presenti sia in italia, che negli USA che in mezza Europa. Mio padre parlò di circa il 15% della popolazione. Non so se quel numero sia vero oppure no, Non so neppure se stai credendo ad una mia singola parola. Ma non importa, la Verità è vera a prescindere che ci si creda.





Comunque, dicevamo: le scie chimiche. Non solo iniziarono le irrorazioni, ma iniziò anche lo spargimento - pianificato - di prove della loro esistenza. Se le prime scie erano ben visibili era proprio perché DOVEVANO ESSERE VISTE, così come le mezze rivelazioni nelle interviste, le confessioni dei piloti, le analisi chimiche dimenticate, i microfoni rimasti "accidentalmente accesi". E anche i primi blog, le prime mail dove se ne parlava, facevano tutte parte di un enorme, meraviglioso piano di distrazione di massa a cui tutti voi, che credete soltanto a ciò che vedete, siete cascati.





Perché tutto vi abbiamo detto, tranne la cosa più ovvia:




le scie chimiche, sì sono velenose, ma non avvelenano il corpo. Avvelenano l'anima.





Calmi, con "anima" non intendo la dimensione spirituale, bensì quella mentale. E' la mente il vero obiettivo delle scie chimiche, la vostra mente immacolata. Il controllo sulla popolazione, Noi, lo vogliamo attuare attraverso il controllo dei vostri pensieri. 





A nessuno interessa la vostra vita, esistono rolex che valgono più del pil che le vostre città producono. A noi al massimo interessano QUEI rolex. 





Non ci interessa uccidervi, non siamo persone così tanto malate. I leader che vogliono la morte del nemico, e questo lo dice la Storia, prima o poi, muoiono miseramente. Noi vi vogliamo semplicemente sotto controllo. Può non piacervi, ma è così. Il controllo della masse è la nostra missione. E indovinate per conto di chi la stiamo portando avanti? Esatto. Per Loro.





E sapete come funziona tutto ciò? Come le scie chimiche avvelenano i vostri pensieri e ci permettono di controllarvi? E' semplicissimo, facendovele vedere. Semplicemente vedendole. Voi le vedete, vi infervorate, riconoscete il complotto e... TAC! siete sotto il nostro controllo.





Non c'è bisogno di chip, quando da voi, in totale autonomia, passate il vostro tempo ad osservare il cielo. Non ci servono cimici segrete che vi spiino, perché voi, da soli, utilizzate il VOSTRO TEMPO a ragionare di scie chimiche. Ed ' lì il fulcro di tutto: le scie chimiche sono l'arma di controllo di massa perfetta perché non serve altro che la vostra libera scelta di documentarvi per farvi cadere sotto il nostro controllo. Basta una scia nel cielo, ed il resto lo fanno i vostri commenti, i vostri blog, i vostri libri e dvd a spargere la voce, a farvi cadere sotto il nostro controllo. 





Non ci credete? Poco importa. Non sono qui a convincervi, sono qui a confessare. Continuate a ragionare pure, continuate a documentarvi, a protestare.





E più vi documenterete, più protesterete contro scie chimiche, più ne resterete avvelenati. E così facendo, consumerete l'unica cosa che di veramente prezioso avete: il vostro tempo. Eppure in In Time credevo fossimo stati chiari. Che Olivia Wilde vi abbia distratti troppo?





Noi vogliamo il controllo dei vostri pensieri. Controllando i vostri pensieri, vi distraiamo, vi rubiamo le caramelle dal passeggino, torniamo sulla Luna e ci avviamo alla scoperta dei viaggi temporali. 





Voi vi distrarrete e Noi ci godremo la vita. Controllando i vostri pensieri, controlleremo il vostro tempo. E così, mentre passerete le giornate a contestare qualcosa che è letteralmente sopra le vostre teste, vi troverete vecchi. Stanchi. Senza alcun risultato in mano. Sarete stati in grado solo di urlare, gridare, odiare qualcosa di irraggiungibile





Certo, magari nel frattempo avrete trovato persone che crederete amiche, magari qualcuno di voi si sarà pure sposato, ma siamo sinceri: cosa potevate fare, con tutto quel tempo che avrete speso in "documentazione scientifica in scie chimiche"? Chi sareste potuti essere?





Lo ribadisco, le scie chimiche non avvelenano il corpo, ma la mente. Il Morgellone è un sintomo psicotico, non medico. I più bravi lo hanno già capito. E' la mente ad esser stata avvelenata. Se voi credete il contrario, E' PERCHE' VE LO ABBIAMO FATTO CREDERE. Siamo l'Ordine Mondiale, cazzo. Governiamo il mondo da millenni, non da qualche giorno come voi credete.





L'unico modo che avete per sfuggire dal nostro controllo mentale, dal riprendervi il vostro tempo e tornare ad essere uomini liberi è smettere di documentarvi sulle scie chimiche, Smettere di crederci, di combattere per loro, smettere di pensarci ed iniziare a costruire i vostri Sogni partendo da quello che volete nella vostra vita e non da quello che non volete più. Perché ci sarà sempre qualcuno che vi cagherà spruzzoni dal cielo. E non sarà inveendo contro di loro che risolverete i vostri problemi, umilierete i vostri nemici e otterrete la felicità che tanto volete meritare.





Detto questo, potete benissimo non credermi, pensare che sia soltanto un troll, un cazzone di blogger che aveva voglia solo di prendervi un po' per il culo e rimestare sulle vostre convinzioni, un po' come fanno le persone quando non vi credono, in merito alle vostre amate scie. 





Ma può darsi di no. Può darsi che il vero complotto sia quello che dico io, o addirittura che non esista alcun complotto. Ma alla fine, sapete. non importa qual'è la Verità, fin quando occuperete il vostro tempo a documentarvi di scie chimiche, Noi vi controlleremo. E così, Loro.





Meditate, gente. meditate. FOrse un giorno aprirete realmente gli occhi e vi sveglierete.





MM

martedì 15 aprile 2014

Lùmina e l'amore che viene dal basso

Ci sono cose di cui merita parlare. Ad esempio, di fumetti fatti col cuore che racchiudono in sé tutto l'Amore per il proprio lavoro e la propria arte. Uno di questi fumetti è Lùmina.














Ideato da una coppia di autori, Emanuele Tenderini e Linda Cavallini, Lùmina si contraddistingue dalla massa grazie alle sue tavole colorate e ricche di dettagli che, vignetta per vignetta, ti immergono in un mondo pulsante di vita  e di avventura. Questo è possibile anche grazie alla tecnica di disegno Hyperflat elaborata da Emanuele Tenderini (Link) e sarà stampato in 6 colori (Link)














Quello che più mi ha colpito di Lùmina, e che mi ha fatto credere pazzescamente nel progetto è la sua potenza suggestiva: gli autori sono stati capaci di andare oltre alla semplice realizzazione di un ambiente  e di un oggetto, ma di creare un vero e proprio universo dove qualsiasi storia può essere raccontata, dove qualsiasi cosa il lettore voglia immaginarsi, può immaginarsela.














Per questi, e tanti altri motivi, Lùmina merita e trasmette Amore: Amore da parte degli autori verso la loro arte e la loro creatura, Fiducia da dargli, per quei colori e quei disegni così belli. Amore e Fiducia che può essere dato, per chi vuole, tramite il sostegno economico o promozionale del progetto.



Su Indiegogo, (Link) Lùmina potrà essere apprezzato ed amato tanto quanto lo desideri, tanto quanto le sue tavole, i suoi personaggi, ti stimolano ad inventare nuove ed infinite avventure. Fateci un salto, solo per curiosità, per capire a fondo Lùmina. Fatelo anche su Facebook, se volete (Link). E mi saprete ridire.





Chiunque sosterrà Lùmina, donerà la sua fiducia agli autori che lo utilizzeranno per dare vita al loro sogno. Un sogno che voi in primis potrete sfogliare al momento opportuno.




 Un modo nuovo per trasmettere Amore,




un Amore che viene dal basso.






venerdì 18 ottobre 2013

Rapida visione sulla (non) validità scientifica dell PNL


Come accennato a volte, sono un fan* della PNL. La ritengo uno strumento (di più, un'attitudine) unico e utile al cambiamento umano.





Sulla PNL si dicono centinaia di cose, che sia il graal della formazione e allo stesso tempo che è una delle truffe più becere. L'altra sera ho avuto l'onore di essere tacciato, da una psicologa, come truffatore proprio perché consigliavo letture di PNL ad altre persone. Questo perché, a detta sua, e a detta di tanti altri, la "PNL è solo una truffa".






La cosa mi fa abbastanza scompisciare, visto che la PNL, soprattutto la PNL codice classico, quella dei primi anni, è la sintesi delle best practics di tre luminari del cambiamento umano:


Fritz Pearls, Virginia Satir e Milton Erickson, rispettivamente, padre della Gestalt Therapy, fondatrice della terapia familiare, il più grande ipno-terapeuta del secolo scorso. I primi due sono i capostipiti di due approcci terapeutici oggigiorno ultraffermati, il terzo è stato alla base della terapia breve strategica di Jay Haley e Paul Watzlawick e della nascita dell'ipnoterapia di stampo Ericksoniano. Lo stesso Salvador Minuchin, altro psicoterapeuta coi contro coglioni si è confrontato con Erickson.





Detto questo, dire che la PNL è una truffa, quando essa deriva direttamente dalle best practics di questi tre terapeuti, è un paradosso. O sono truffe le origini e le conseguenze, o se le prime sono efficaci, lo sono anche le seconde.





Detto questo, andiamo in profondità ad esplorare alcuni concetti che la PNL propone come essenziali per interagire con gli esseri umani e proporre il cambiamento. Le affermazioni che riporterò provengono dai libri scritti dai fondatori stessi della pnl, dove potrò, metterò pure la fonte precisa.





1- In PNL viene posta attenzione in modo letterale alle parole ascoltate, soprattutto alle parole (o espressioni) che hanno riferimenti sensoriali, come "questa situazione la vedo nera" "suono cristallino" "nodo in gola" perché c'è la convinzione che l'essere umano codifichi le parole letteralmente e, se chi ascolta usa parole analoghe a quelle ascoltate, riesce ad entrare in modo estremamente rigoroso in sintonia con le persone.





Se c'è questa convinzione è perché i fondatori hanno notato che ogni volta che venivano ricalcati i sistemi rappresentazionali delle persone, le persone si sentivano maggiormente ascoltate, ed era più facile il cambiamento.





Vera? Falsa? Chissenefrega, visto che la cosa è facilmente sperimentabile. Andate da una persona, ponete attenzione alle parole che usa e, in un primo momento usatele analoghe, in un secondo momento usatele opposte. Poi chiedetegli quando si è sentito maggiormente compreso**.





2- In PNL c'è la convinzione che la psiche umana non sia altro che il sistema nervoso il quale elabora le sue strategie di decisione TRAMITE le informazioni elaborate dai propri sensi. Tramite i nostri sensi noi codifichiamo l'ambiente dove viviamo, i comportamenti a cui assistiamo, le informazione che studiamo, i valori che abbiamo, le identità che ci identificano per quello che siamo. In soldoni, qualsiasi decisione che prendiamo è il frutto di una sequenza di immagini, parole, sensazioni corporee. A sequenza X corrisponde sensazione Y.





Se questa cosa fosse falsa, dovremmo poter avere anche informazioni a prescindere dai nostri sensi,


ma io, signori, non riesco a pensarle. Io immagino, io mi parlo, io ho impressioni. Di più non riesco ad avere. Qualcuno le ha? Mi faccia il piacere!





3- Le implicazioni pratiche di quanto detto sopra si hanno quando ci si pone l'obbiettivo di voler cambiare i comportamenti umani: puntualizzate la strategia, arrivate al punto che scatena la risposta indesiderata, modificatela, tranne le submodalità, fissatela tramite la ripetizione e, in linea di massima avrete cambiato il comportamento. In linea di massima è così semplice, nella pratica, siccome i comportamenti sono incassati l'uno con l'altro,la cosa è leggermente più lunga.





Se questo fosse falso, vorrebbe dire che i comportamenti, per essere cambiati (e cambiano tutti i giorni) dovrebbero essere indipendenti dalla nostra codifica sensoriale delle stesse. Questo, per essere vero, deve rispettare una condizione: che comportamenti e percezioni diversi abbiano la stessa "rappresentazione sensoriale". Cosa intendo? Intendo questo: ricordatevi quando eravate particolarmente demotivati, e come voi immaginavate voi stessi. Ora pensate a quando siete particolarmente motivati, e immaginatevi come vi immaginavate. Le due immagini sono uguali? Non credo, saranno differenti. fate tutte le prove che volete e non troverete due rappresentazioni di voi diverse che sono totalmente uguali





4- Prima ho accennato alle SUBMODALITA'. Con submodalità intendo una caratteristica formale di una vostra rappresentazione. Esempio: immaginatevi una cosa che vi piace. Ok, quell'immagine avrà una sua dimensione, un suo colore, una sua luminosità. Ora, INGRANDITE A DISMISURA QUELL'IMMAGINE. Dopo averlo fatto, la sensazione è cambiata? 99 su 100 cambierà: per alcuni la sensazioni migliorerà, perché coglierà il dettaglio, per altri peggiorerà, perché si perderà la visione di insieme***, per altri non succederà nulla. Allora provate con un altra caratteristica: cambiate il colore, illuminatela, scuritela, Fate come vi pare. Qui siamo nel pieno della vostra soggettività. Il succo è che cambierà.





Se questo fosse falso, ricevere immagini grandi o piccole sarebbe esattamente la stessa cosa. Peccato che le televisioni, spesso e volentieri, più sono grandi e più piacciono!





5- tecnica onnipresente è quella dell'ancoraggio: collegare stati emotivi potenzianti a immagini, parole, zone del corpo. QUESTA COSA E' UNA FIGATA ed è stata mutuata direttamente dal condizionamento classico di Pavlov. Ora volete pure andare contro Pavlov?





Detto questo, ci sono un sacco di persone che, nonostante spaccino la pnl come il graal per qualsiasi cosa, più che intascarsi i soldi delle persone, non fanno. Questi si chiamano truffatori. Esattamente come ci sono i medici che non sanno il loro lavoro, i meccanici che non sanno aggiustare le automobili, ci sono persone che si spacciano competenti in pnl e non cavano un ragno dal buco.





Detto questo, se una tecnica non ha apportato i risultati sperati, è perché l'applicatore non è stato capace di utilizzarla.



La pnl è, credo, la mappa della mente umana più precisa ed utile che abbiamo allo stesso tempo. Sicuramente potrà essere migliorata ulteriormente, ma i cambiamenti che propone, nei tempi che propone la fanno essere uno strumento indispensabile nella vita di ognuno, imho.





Infine si parla tanto di comunità scientifica che ha sconfermato la bontà della pnl. Io ci rido su questo, visto che ho prove empiriche della sua efficienza tutti i giorni che la uso. Sarei proprio curioso di sapere cosa ha di tanto "non scientifico".





Ora sgamo che vado a lavorare per voi.








*più che fan, Licensed Practitioner, a dire il vero.


** hint: se andate da due amici affiatati, o da una coppia di innamorati, vi accorgerete che useranno tra loro un vocabolario molto simile.


*** qui le differenze sono realmente soggettive. Dire che ingrandendo un immagine questa darà una sensazione migliore è una pericolosa generalizzazione, sbagliata e fuorviante. Ognuno, per ogni concetto, ha una rappresentazione, la quale si modifica in modo del tutto soggettivo e diversificato dalle altre.

venerdì 26 luglio 2013

Locandyne Rivelatrici: Star Trek Into Darkness

Parte la nuova rubrica "locandyne rivelatrici" la quale si diverte a fare proiezioni sulla qualità del corrispettivo film riferendosi solo ed esclusivamente alla locandina.




L'approccio teorico di questo metodo sta nell'idea che, nell'epoca del post marketing, dove è più importante il marketing di un prodotto che il prodotto stesso, nel caso di un film, la sua locandina sia l'espressione massima del suddetto marketing, e quindi, l'elemento che è costato più di tutti all'interno della produzione.

Questo assunto concluderà, quindi, che la qualità di un film potrà essere uguale o peggiore (mai migliore) alla qualità della locandina stessa.




Inizieremo questa rubrica con la locandyna di "Star Trek: into Darkness", film famoso per essere stato apprezzato:








Cosa c'è da dire a riguardo? Non molto, ma sono cose che voglio dire da tanto.


Partiamo dal quadro generale dell'immagine, i tre protagonisti, chiaramente buoni sullo sfondo, i quali occupano una buona metà dell'immagine, un cattivo che veste prada di nero che cammina su macerie fumenti.




Ora notate Spok: il genio del visagista ha deciso di metterlo al lato esterno del gruppo. Solitamente chi è al lato esterno di una squadra ha ben puntato il fucile verso l'esterno, così da coprire eventuali attacchi dalle parti. Esattamente come fa la tipa dell'altro lato. A spok, invece, gli hanno fatto dare le spalle, con la pistola verso l'interno, e solo lo sguardo a sincerarsi della presenza di eventuali estranei.




In soldoni è un bersaglio che cammina, perché finché nota qualcuno quel qualcuno l'ha già bello che smitragliato.


A questo va aggiunta la fantasia di aver creato un cattivo vestito tutto di nero, vestito di pelle, in mezzo ad una città rovinata dalle esplosioni. M'han detto che fa un gran caldo da quelle parti.




Proseguiamo questa fiera delle scemenze con la disposizione delle parole: come potete notare, la  prima cosa che compare è la riga "INTO DARKNESS", scritto bello grosso, e solo sotto, scritto più piccolo, STAR TREK. In soldoni STAR TREK è diventato il sottotitolo del film




Successivamente, scritto più grande di STAR TREK c'è scritto 3D. Quindi più importante del nome del film è la possibilità di vedervelo in 3D. Ahhh, il 3D. Che novità assoluta. Nonostante sia così nuovo, ha veramente già rotto il cazzo (tranne che in Pcific Rim, lì è perfetto!)




Potremmo dire alrte cose su questa magnisfiga locandina? Sicuramente sì. Ne ho tempo? No. Quindi la chiudiamo qui che tanto abbiamo già gli elementi per concludere che questa locandina: E' STUPIDA COME IL PANE UNA PLANARIA e che il film non può essere da meno.




Se volete qualcosa che tratti pure la trama, cliccate qui.




Ps: ringrazio il mio fandom che mi ha spinto a scrivere questo post durante le vacanze




Pps: questa rubrica è copiosamente ispirata a pellicole decrittate di Negrodeath e a Libri Decrittati di Singleatrentanni che come decrittano loro film e libri non li decritta nessuno.

martedì 30 aprile 2013

Di chi è la colpa?


Ieri un povero Cristo ha sparato ad altri due poveri Cristi.


Una discreta guerra tra poveri, aggiungerei. La cosa umiliante sono le reazioni davanti al gesto di questa persona: "è uno squilibrato" "in America lo avrebbero ucciso" "è colpa del M5S", etc. etc.





Dico che sono umilianti perché, anziché comprendere la realtà dei fatti, - che a breve vi svelerò, ma che sono sicuro avrete già individuato a vostra volta - passano il tempo a colpevolizzare la tal cosa del gesto. 





Da un lato lo squilibrio mentale della persona, dall'altro chi istiga all'odio, nonostante si ponga pacifico, dall'altro ancora chi si fa duro con i deboli*, tutti hanno bene in mente chi incolpare. Deve essere una specie di gioco, una spese di nomi cose e città: "Hai 30 secondi per lavarti la coscienza. Pronti? VIA!"





Ora, perché dico che sono tutti modi per lavarsi la coscienza e non riflessioni a freddo di un fatto drammatico?





Per due motivi. Innanzitutto perché si parla di COLPE. E le colpe NON ESISTONO. Sono costruzioni sociali atte al controllo. Sono percezioni, tipicamente di matrice cattoliche, per farti penare rispetto alle tue azioni. Quelle che la società italiana chiama inutilmente** colpe, in realtà sono CAUSE, ovvero azioni che producono conseguenze.





Quindi il primo passaggio per poter fare una riflessione sacrosanta è domandarsi "Quali sono le azioni che hanno portato ai fatti di domenica scorsa?"





Con questa domanda ci avviciniamo al secondo motivo per cui quello che gira sui giornali è paragonabile ad un cacone spaziale puntato sulla superficie del Pianeta Terra, ovvero al concetto di "sistema".





Cosa intendo per sistema? Per sistema intendo un insieme di fattori che è DI PIU' della somma delle parti, le quali parti si influenzano l'un l'altra.





Prendiamo l'esempio di un puzzle: ci sono i pezzi che, da soli, rappresentano ben poco. Poi li unite insieme ed avete una graziosa immagine. Avete, quindi, qualcosa che è più della somma delle sue parti.





Il bello dei sistemi è che ogni singola parte influenza le altre parti e quindi il sistema stesso: se togliete o modificate un pezzo di puzzle, magari l'immagine rimane comprensibile, però non è più la stessa di prima. Sicuramente è compromessa.





Ora vi dirò una cosa: la nostra società civile è un sistema, ovvero la nostra organizzazione è più della somma di ogni singola parte. Pensate al vostro lavoro, ai vostri colleghi: la qualità del vostro lavoro cambia in base ai comportamenti dei vostri colleghi? Ed ora pensate al tempo, sole e pioggia vi influenzano allo stesso modo? Tornate a pensare ai vostri colleghi, le loro mogli hanno capacità di influenzarli, rendendoli più o meno nervosi, e quindi di influenzare voi stessi? 





Questo è il concetto di "sistema". In soldoni, le nostre azioni si propagano oltre il semplice momento in cui le effettuiamo. Per maggiori dettagli vi consiglio di leggervi Bronffenbrenner. Wikipedia ne da una descrizione sommaria.





Come si propagano le nostre azioni? Si propagano in base alle caratteristiche di chi le esperisce. Se l'azione è un torto e chi la subisce è una persona particolarmente fragile, quella persona ne soffrirà molto.





Se il torto fosse stato esperito da una persona tendenzialmente irosa, questa persona si sarebbe incazzata anche di più.





Se anziché essere un torto, è un continuo bombardamento mediatico di cazzate, operato dai media con i cari politici ai microfoni, i quali dicono sempre e solo le solite cazzate, si attaccano l'un l'altro, si scaricano le colpe e nessuno fa succedere cose, ed a subire questo bombardamento ci sono 60 milioni di italiani, è ovvio che uno su 60 milioni prenda una pistola e, anziché ammazzarsi**, decida di ammazzare un politico





Sia chiaro, non sto giustificando il gesto, sto dicendo che è normale che accada, visto che alcune parti del sistema (mass media, partiti politici, la ggente) passa il proprio tempo a gettare merda sull'avversario, accoltellare alle spalle e a parassitare sulle spalle della nazione. Che sarà pure una nazione di merda, ma ciò non giustifica il loro operato da celebrolesi.





Quindi alla domanda iniziale, "dove sono e quali sono le cause?" La risposta è questa:





Le cause  sono nella vecchia politica, che non vuole risolvere i problemi attuali, ma solo tutelare i loro gretti interessi.





Le cause sono nella nuova politica, che passa il tempo a rompere il cazzo alla vecchia politica senza avere la benché minima idea strategica in testa.





Le cause sono della ggente che non capisce un cazzo, crede alle prime stronzate che gli vengono dette e 
passa il tempo a strillare UNDICI ad ogni dove.





Le cause sono riscontrabili in chi ha premuto il grilletto perché sfinito dalla situazione attuale.





La prossima volta ad essere sfiniti potranno essere in due. E magari potranno avere una mira migliore***.





E non lo dico io, lo dicono le vostre azioni.








* Si, Vespa, è facile fare i forti in queste situazioni, vero? Vorrei proprio vedere come reagiresti in un futuro di file al centro per l'impiego.




** il numero di suicidi è aumentato del 30% dal 2008 ad oggi, se non sbaglio. Quindi sì, la crisi miete vittime.



*** spero non accada mai, voglio che facciate realmente qualcosa per questo cazzo di paese.

giovedì 25 aprile 2013

Oltre l'antifascismo


Come scritto ieri, io al 25 aprile io ci tengo. Magari non lo do a vedere, non lo urlo ai quattro venti, ma ci tengo.





Ci tengo, e proprio perché ci tengo credo che bisogni andare oltre l'antifascismo.





(prima di tacciarmi di fascista - sareste banalissimi e figli di Pavlov, continuate pure a leggere il post, grazie)




Per prima cosa, un po' di analisi semantica. Che vuol dire "Antifascismo"? Vuol dire - semplicemente - essere contro il Fascismo. Per fascismo, Cosa si intende? Si intende, suppongo, l'ideologia fascista, quella violenta, quella che ha guidato l'Italia nelle miserevoli condizioni del secondo dopoguerra.





Non credo si intenda il periodo storico, essere contro il corso della storia è un po' come essere contro la legge di gravità. C'è, può non piacerti, può aver ucciso i tuoi genitori, ma di certo non scompare per assecondare i tuoi capricci.





Non credo nemmeno si intenda l'intento pacificatore del fascismo stesso, intento copiato ed esportato in tutta europa.





No, credo proprio si intenda l'ideologia violenta, assassina, guerrafondaia, rigida, reazionaria, cattolica, razzista, nazista che ha caratterizzato il fascismo nei suoi 20 anni di vita.





A chi mi commenterà che il fascismo non è stato realmente violento, che Mussolini è stato costretto a firmare le leggi razziali e che in realtà non voleva, che il fascismo era in realtà progressista e tutto il corrimi dietro sulle reali intenzioni del fascismo, risponderò che: va bene le intenzioni, ma l'Italia nel '43 stava facendo un tantinello la fame,era allo stremo e non ne poteva più. Grazie.





Bon, detto ciò possiamo intuire che l'antifascismo è un movimento che combatte tutto ciò che ho detto sopra. Interessante. Interessante, ma c'è un problema. Essere contro qualcosa è un atto improduttivo.





Non capite? Rispondete a questa domanda: "Se siete contro il fascismo, verso cosa siete a favore?"





Libertà? Uguaglianza? Parità dei diritti? Soldi per tutti? Dialogo? Sesso in tavola? Tavole rotonde? Verso cosa siete a favore? Sapete verso cosa siete a favore, o vi riempite la bocca di slogan fini a se stessi?





Facciamo un esempio pratico: andate al ristorante, il cameriere vi domanda cosa desiderate. Quale tra le due risposte produrrà un risultato tra  "Una scaloppina al limone, grazie" oppure "Io non voglio la pasta!"?





Questo è il succo, oggi, dell'essere antifascista. Un valore più o meno condiviso, che però non dà minimamente indicazioni sul come è giusto comportarsi. Un valore che non produce risultati, estremamente inefficace davanti a tutti gli attacchi fascisti che l'Italia ha subito in tutti questi anni, un valore che ha permesso ad ideologie ugualmente meschine di poter esistere e riprodursi sulla nostra nazione (Si,Kompagno Comunista, parlo proprio della tua ideologia)





Un valore che, definito in base a cosa è contro, permette a chi gli pare di infilarci i propri porci comodi, fottendosene delle reali sofferenze patite in quegli anni.





Per questo bisogna andare oltre l'antifascismo, ricordandone la storia, le vite, le sofferenze, ma smettendo di urlare quello che aborriamo e  realizzando quello che vogliamo nella nostra vita





E nella mia vita io voglio:





Giustizia


Equità


Merito


Soldi


Felicità


Una Famiglia MIA


Condanne





Questo è quello che io voglio. Come potete notare, il fascismo nella mia vita è completamente scomparso.





Fatelo anche voi, ed il fascismo scomparirà anche dalle vostre vite. Rimarrà solo in quelli che lo combattono e che lo inseguono, ma voi, presi dai vostri obbiettivi, per una vostra vita migliore, non li vedrete nemmeno.